La storia di Salerno degli ultimi cinquant’anni è stata accompagnata da due personalità significative, Giuseppe Cantillo e Giuseppe Cacciatore, unite dall’orientamento socialista, dallo studio della filosofia e dalla docenza universitaria, soprattutto dalla convinzione che i saperi devono trovare applicazione. Con Giso Amendola ad un anno dalla loro scomparsa il ricordo dei due maestri vuole essere anche l’occasione per riflettere sul rapporto tra intellettuali e città.
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