12 maggio 1977: una lieta e felice ricorrenza, vittoria del referendum sul divorzio che si svolse il 14 maggio del 1974, si trasformò in una tragedia con l’assassinio di Giorgiana Masi.
Probabilmente quella giornata delittuosa insieme ad altre sono diventate delle “icone” del movimento del 1977 (è giusto parlare al singolare o forse al suo interno c’erano diversi e variegati movimenti?) fino a farlo diventare sinonimo di violenza, di lotta armata, di leggi speciali, di squadre speciali della polizia, di repressione e di contrapposizione netta sia con lo stato che con la rappresentanza politica e sindacale della sinistra storica italiana. In poche parole l’inizio di quello che poi successivamente diventerà noto come gli “anni di piombo”.
Ma il ’77 è stato solo tutto ciò? O piuttosto tutto ciò ha reso invisibile fino a quasi annullare le ragioni e i motivi di quel movimento? Quali aspirazioni e bisogni esprimevano quelle generazioni? Ecco, di tutto ciò vorremmo parlarne e riflettere. Per questo abbiamo chiesto a docenti universitari in carica e/o ex docenti universitari, giornalisti di “interrogare” e “provocare” alcuni ex giovani protagonisti di quel movimento alcuni dei quali oggi professionisti affermati nel campo medico, televisivo, nella scrittura e nell’arte.
Un momento di riflessione sulla parte “nascosta”, sulle origini e sui motivi economici e politici che hanno fatto nascere quel movimento e che, a nostro avviso, presentavano similitudini tra la condizione giovanile di allora con le realtà che vivono le generazioni giovanili di oggi.
Ne discuteremo venerdi 12 maggio alle ore 17,00 presso la sala teatro del Convitto Nazionale, piazza Abate Conforti 22 Salerno con:
dott. Giacomo Battipaglia, medico legale Università Federico II;
prof. Alfonso Conte, docente universitario Università di Salerno;
dott. Massimo De Pascale, pensionato;
prof. Vittorio Dini, già professore università Salerno e Federico II;
dott. Josè Elia, giornalista, registra e produttore televisivo;
sig. Angelo Orientale, associazione Memoria in Movimento onlus;
dott. Enzo Ragone, giornalista Rai;
dott.ssa Santa Rossi, scrittrice e artista;
dott. Eduardo Scotti, giornalista redazione “La Repubblica”